Uno degli errori più comuni che può commettere il viaggiatore , il turista, è quello di visitare Cuba senza conoscere la storia di questo popolo.
Sentire dalla voce di un cubano la storia e le vicissitudini del PERIODO ESPECIAL è un’esperienza senza paragoni…. “..vedete dove siete adesso c’era il maiale e in cucina avevamo ricavato un pollaio con le galline… 3 anni senza luce, al lume di candela…. ho perso 15 kg..” ….. i Russi li abbandonarono da un momento all’altro e loro rimasero con i loro sacchi di zucchero senza valore… Gorbaciov li barattò per un rapporto più stabile con gli USA e così il cordone ombelicale fu reciso…
Informarsi, conoscere la loro storia è l’unico modo per evitare di saltare a conclusioni affrettate sulla loro condizione attuale e quello che hanno dovuto passare da 40 anni a questa parte…
Un popolo meraviglioso, di una cultura e di una forza straordinarie.. un popolo generoso che ha lottato, che ha vissuto nelle difficoltà, con dignità e orgoglio.
Un popolo che non si piega mai, che non china la testa, l’unico paese che ha avuto il coraggio di opporsi con fermezza ai Biocombustibili… niente da fare, sarà un’altro sbaglio e altri , i deboli, ne pagheranno le conseguenze.. grano o benzina?
Ho passato due settimane a Cuba, ho visitato L’Havana, Trinidad, Cienfuegos, Santiago, Baracoa, Camaguey, Santa Clara, l’ho percorsa quasi per la sua interezza(da Nord a Sud) muovendomi solo con l’autobus e alloggiando nelle Case Particular…
Le case particular sono le abitazioni dei Cubani che decidono di offrire una stanza ai turisti in cambio di una cifra che si aggira sui 25 CUC per una doppia, circa una ventina di eur.. si mangia nelle loro case, la loro cucina è buonissima e sana, si ascoltano i loro consigli, le loro storie, si parla di politica, di economia, si entra nella loro vita, si capiscono molte cose.
Non consiglierei mai ad un amico di andarsene a Cuba ed infilarsi in una spiaggia sotto al sole… Cuba è altro… basta fare una passeggiata per le vie più nascoste, e la vera anima di quest’isola viene fuori… un vecchietto imbraccia una chitarra e comincia a cantare per i vicini.. quando i ragazzini si tuffano da una scogliera verso il relitto a Baracoa, quando li vedi giocare a baseball per le strade di notte, quando i colori meravigliosi degli edifici coloniali ti riempiono gli occhi, quando li vedi ballare, quando li senti cantare… nei bambini tanta spensieratezza, nei vecchi tanta serenità e alle 7 di sera son tutti sulle loro sedie a dondolo qualcuno col sigaro in bocca e il Ron nel bicchiere … oddio non proprio tutti si accontentano… una parte dei giovani sogna l’America, si , ho avuto questa sensazione… il gigante a stelle e strisce è lì a due passi… li ha puniti con 40 anni di embargo , con attentati e tentativi di golpe, per la loro Rivoluzione, per averli cacciati dalle loro villette , dal loro paradiso caraibico, dai loro campi da Golf… di loro restano le carcasse rugginose delle auto con 2 centimetri di vernice e che ancora viaggiano… siamo montati su un auto del ’48, una Chevrolet rosso ciliegia coi sedili avorio, gli sportelli che si smontavano e i vetri sempre aperti, il conducente prima di partire ha fatto un fischio a dei ragazzini, sono accorsi in gruppo, hanno cominciato a spingere l’auto, due botti , una fumata e la macchina è partita… un giorno invece siamo montati su una Lada Niva del ’84 tutta tabogata e il ragazzo che la guidava dopo che ci ha chiuso gli sportelli da fuori perchè le maniglie erano rotte, è salito, ha premuto un pulsante vicino al volante ed è uscito un autoradio iperspaziale con tanto di schermo LCD e lettore di DVD con le ultime hit del momento…girare per Camaguey con quello stereo a tutto volume su un mezzo del genere, solo per aver chiesto un passaggio verso il centro è una roba da matti… no, la verità è che i Cinesi qui fanno affari d’oro… autobus, macchine, elettronica a buon prezzo…. ma perchè? Ma come perchè? A Cuba pare che abbiano trovato il petrolio…
Torniamo ai Cubani…
Stando a contatto con questa gente, riusciamo meglio a comprendere quanto sia stressante la nostra vita. Più di una volta , camminando per le strade di Santiago, ho avuto la sensazione di trovarmi nell’Italia degli anni ’50, dove tutto era rallentato rispetto ai ritmi di oggi giorno, almeno così mi dicono, visto che io sono nato nel ’75…
Non sta a me fare un’analisi politica dei limiti del sistema comunista, delle contraddizioni ,degli sbagli, perchè ce ne sono stati e belli grossi, ma anche dei vantaggi che questo sistema ha introdotto almeno per le classi meno abbienti come i campesinos, i contadini…basta pensare alla scuola, gratuita per tutti fino all’università… si ma a Cuba manca questo e manca quello… è uno sbaglio confrontare Cuba con i paesi più industrializzati, è mortificante.. se invece la paragoniamo ai paesi dell’America Latina noteremo che il livello di vita è sicuramente molto più elevato… qual’è il termine di paragone? Certo che se gli Stati Uniti fossero il termine di paragone e altri avessero il loro stile di vita, le risorse sarebbero esaurite già da vent’anni…
Poi bisogna anche interpretare le parole “livello di vita”… Mi viene spontanea una riflessione, alla luce anche degli ultimi avvenimenti e della situazione dell’economia mondiale, sempre più disastrata…. forse sarebbe l’unico livello di vita che ci potremmo permettere se le risorse del pianeta fossero divise equamente tra i popoli? Il principio della solidarietà è scritto nel Vangelo, non è stata solo una farneticazione del leader Maximo… per quanto mi riguarda adesso ho solo una storia fotografica da raccontarvi…